La guida definitiva per visitare le isole di Koh Samui: lasciati trasportare, sogna, scopri
Un silenzio quasi irreale cala su di te quando una barca a coda lunga si allontana dalla riva di Koh Samui, orlata di palme. Il chiacchiericcio della spiaggia, il sibilo dei gamberi fritti e le risate dei bagnanti si confondono con il pulsare del motore e il dolce suono del Golfo di Thailandia. È qui, con il sole sulle spalle e il sale tra i capelli, che il linguaggio segreto delle isole inizia a svelarsi.
Koh Samui è più di una destinazione: è una porta d'ingresso. Varcatela e vi ritroverete in un mondo di calette nascoste, isolotti selvaggi e il ritmo dolce e lento del tempo isolano. Che siate viaggiatori esperti o semplicemente in cerca di una fuga di un giorno, questa guida vi condurrà all'anima dell'arcipelago di Samui, un passo alla volta.
Perché fare un giro delle isole a Koh Samui è pura magia
Koh Samui è il cuore sorridente del Golfo, circondata da una costellazione di isole: alcune molto frequentate, altre poco più che macchie di smeraldo in un mare turchese. Ognuna ha il suo sapore, la sua musica. C'è il sussurro degli alberi di casuarina a Koh Phangan, le scogliere selvagge di Ang Thong e il fascino sonnolento e a piedi nudi di Koh Taen.
Il piacere di fare island hopping qui non sta solo nel collezionare spiagge come conchiglie, ma nell'abbandonarsi al viaggio stesso. È il dolce sciabordio dell'acqua contro lo scafo, la frizzantezza del lime nell'acqua di cocco fresca e il modo in cui l'orizzonte sembra promettere qualcosa di nuovo a ogni chilometro che passa.
Pianificare la tua avventura tra le isole: parti alla deriva con intenzione
Quando andare:
Fidatevi della gente del posto: da marzo a settembre è il vostro periodo ideale, quando il mare è calmo e il cielo è azzurro come l'ala di un martin pescatore. A novembre possono arrivare le tempeste, ma anche in quel caso, la pioggia riesce a far sembrare le isole segrete e appena lavate.
Come muoversi:
La classica barca a coda lunga, tutta in legno invecchiato e vernice brillante, è il vostro tappeto magico. Per le isole più lontane, vi aspettano eleganti motoscafi e robusti traghetti. Potete prenotare presso i moli affollati di Samui – Bangrak per il nord o Lipa Noi per l'ovest – oppure raggiungere la spiaggia e concludere un accordo con un capitano locale. Non siate timidi; contrattare qui è una danza delicata, che spesso si conclude con un sorriso e una storia.
Cosa mettere in valigia:
Viaggia leggero e ben preparato. Un pareo, un cappello da sole e dei sandali robusti ti saranno più utili di una valigia piena di vestiti. Non dimenticare una crema solare adatta alla barriera corallina, una borraccia riutilizzabile e una custodia impermeabile per il telefono: perché alcuni momenti vorrai ricordarli per sempre.
Le isole da non perdere: i gioielli della corona di Samui
1. Koh Phangan: più che lune piene
Dimenticatevi di tutto quello che avete sentito su colori al neon e bagordi notturni. Di giorno, Koh Phangan è un santuario di baie tranquille e colline boscose. Raggiungete Bottle Beach, dove la sabbia è soffice come il talco e l'unica colonna sonora è il rumore delle onde. Al mercato di Thong Sala, lasciatevi guidare dal profumo di satay grigliato e riso al mango glutinoso da una bancarella all'altra: non resistete.
Il consiglio di Zorica: Noleggia uno scooter per qualche ora di relax. C'è magia nell'aria lungo le strade tortuose, dove svolazzano le farfalle e il mare luccica tra le felci.
2. Parco marino nazionale di Ang Thong: il giardino segreto della natura
Questo è materiale da leggenda: un arcipelago di 42 isole, scogliere calcaree ammantate di giungla, lagune verdi come la giada. Esplorate in kayak calette nascoste o fate un'escursione fino al punto panoramico di Koh Wua Ta Lap, dove l'intero arcipelago si stende ai vostri piedi come uno scrigno di gioielli rovesciato. L'aria profuma di gelsomino marino e di avventura.
Il consiglio di Zorica: Portatevi il vostro picnic. Non c'è niente di meglio di riso glutinoso e pollo fritto, mangiati con i piedi penzoloni su una roccia riscaldata dal sole.
3. Koh Taen e Koh Mudsum: felicità a piedi nudi
A breve distanza da Samui, queste due isole sono una lezione di semplicità. Le barriere coralline di Koh Taen brillano di timidi pesci pagliaccio; a Koh Mudsum, potreste ritrovarvi a condividere la sabbia con un simpatico maialino (sì, davvero). Qui non ci sono auto, solo il fruscio delle foglie e il pigro ronzio delle api.
Il consiglio di Zorica: Rimanete fino al tramonto. La luce qui tinge il mondo di miele e il cielo si dispiega in nastri rosa e oro.
Galateo tra un'isola e l'altra: muoversi dolcemente, allontanarsi con leggerezza
Le isole sono generose, ma fragili. Nuotate con cautela: non calpestate i coralli e non inseguite le tartarughe marine. Portate a casa i vostri rifiuti e, se proprio dovete prendere qualcosa, che sia un ciottolo liscio o un ricordo, non una conchiglia.
Un consiglio sul cibo: seguite il vostro olfatto fino alle capanne sulla spiaggia, dove il pesce arriva fresco di mare, grigliato con citronella e servito con una spruzzata di lime. Siate pazienti. Qui, le cose buone richiedono tempo, e i piatti migliori sono cotti lentamente, tra spezie e risate.
Riflessioni finali: la lenta bellezza delle isole
Il segreto, ho scoperto, è non avere fretta. Lascia che sia la marea a dettare il tuo ritmo. Osserva come il sole danza sull'acqua, o come un pescatore ripara le sue reti con mani forti e delicate al tempo stesso. Rimani abbastanza a lungo e inizierai ad ascoltare le storie che le isole raccontano: le risate in una piantagione di cocco, il silenzio prima dell'alba, la promessa di un altro giorno perfetto.
Quindi mollate gli ormeggi, lasciatevi trasportare dalla corrente. Nelle isole di Koh Samui, il viaggio è la destinazione e ogni tappa è una storia che aspetta di essere svelata.
Buona navigazione, caro viandante. Che il mare ti riporti sempre a casa.
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